FIDELITY CARD

ViviCilentoCard, la Fidelity Card per gli ospiti del Circuito ViviCilento con sconti riservati a partire dal 10%

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Da quest’anno con ViviCilento e la ViviCilento card potrai fare anche torrentismo presso oasi wwf GrottedelBussento e a Felitto sul fiume Calore

CULTURA E SITI UNESC0

ViviCilento è lieta di presentarvi le migliori proposte per vivere una vacanza ricca di emozioni e di cultura.
Si tratta di attività, luoghi da visitare, esperienze adrenaliniche ed enogastronomiche da poter fare all’interno del territorio durante la vostra vacanza. Potrete visitare il sito UNESCO presente nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Valle di Diano e Alburni della Certosa di Padula e immergervi nei colori e nelle percezioni dell’ arte visitando il Museo di José Ortega a Bosco.
Potrete volare a Trentinara con Cilento in Volo e degustare i cibi della nostra Dieta Mediterranea e presidi Slow Food.
Con la ViviCilento card avrete l’opportunità di noleggiare auto, barche, fare percorsi di Trekking e accedere a delle visite guidate.
La nostra Fidelity Card è gratuita e verrà rilasciata dalle nostre strutture ricettive al momento del check-in.

Maestosa, suggestiva, elegante. Sì, stiamo parlando della Certosa di San Lorenzo a Padula, nel Vallo di Diano.
Si tratta della prima certosa ad esser sorta in Campania.
Occupando una superficie di 51.500 m², contando su tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa, è uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del sud Italia nonché la più grande certosa a livello nazionale e tra le maggiori d’Europa.
Nel 1998 fu dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO assieme ai vicini siti archeologici di Velia, Paestum, al Vallo di Diano e al parco nazionale del Cilento. Nel 2017 ha fatto registrare 87.626 visitatori. Una perla del Cilento che vale la pena visitare. per maggiori informazioni segui il link

Gli scavi di #Elea #Velia, insieme ai templi di #Paestum, sono il sito archeologico più importante del territorio cilentano. 
Sorgono nell’attuale comune di #Ascea, in Contrada Piana di Velia, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. 
Coprono una superficie di 6.000.000 di mq e sono immersi nella caratteristica macchia mediterranea.
Il percorso è integrato da pannelli didattici che consentono al visitatore di immergersi appieno nella storia del sito. 
Dell’antica città possiamo ammirare l’Area Portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche, le Terme Romane, l’Agorà, l’Acropoli, il Quartiere Meridionale, il Quartiere Arcaico.
La visita inizia dalla città bassa, ricca di edifici risalenti all’età ellenistica e romana. Il viale d’ingresso costeggia una cinta muraria eretta nel VI secolo a.C. e lunga 5 km. Davanti alle mura ecco una necropoli di età imperiale (I-II secolo d.C.). 
Porta Marina Sud, protetta da una torre quadrangolare, ci lascia accedere alla città vera e propria. 
Percorrendola osserviamo un edificio pubblico costituito da un criptoportico a tre bracci (31 a.C. – 14 d.C.). 
A sinistra di Porta Marina troviamo un complesso abitativo e commerciale caratterizzato da almeno quattro domus di età imperiale. Proseguendo verso la Masseria Cobellis troviamo un edificio pubblico di età medio-imperiale particolarmente affascinante, su due livelli. 
Percorrendo la via di Porta Rosa visitiamo le Terme Adrianee con calidarium e frigidarium. 


“Con la Fidelity Card 
Ogni martedì fino a settembre, ingresso e visita guidata solo 6 euro adulti e ridotto soli 4 euro “

Un museo aperto alla storia della Città e alle sue espressioni d’arte, questo è il senso di quanto rappresenta oggi il Mudeo Diocesano di Teggiano, ospitato, dalla fine dall’800, nell’ex Parrocchiale di San Pietro. Le fondamenta di tale bellissima e storica struttura poggiano sui resti dell’antico tempio ad Dio della Medicina Esculapio. Tali vestigia sono ancora ben visibili lungo il lato destro del prospetto principale.
La scala d’accesso in pietra bianca è sormontata da un porticato a tre arcate, sorretto da due colonne, sotto il quale si apre un portale di fattura rinascimentale, voluto e commissionato dal senese Ambrogio Malavolta, nel 1476, come testimonia l’iscrizione scolpita. Nella parte superiore il portale è ornato da un affresco, intitolato “La Crocifissione”, di fattura toscana.
All’interno, oltre a reperti classici si affiancano due tombe. La prima si trova nella cappella dell’Addolorata ed è dedicata alla memoria del soldato Bartolomeo Francone. Tale tomba, datata 1401, mostra uno stile dai richiami gotici e si fregia di un sarcofago sorretto da un leone sul quale appare la figura del defunto; il tutto è arricchito da quattro colonnette a spirale che sostenevano il baldacchino. La seconda, che si trova nella cappella di San Paolo, accoglie le spoglie dell’arcidiacono Guglielmo Rossi di Marsico, morto nel 1512, come si rileva dall’iscrizione scolpita nella fascia dell’arco del sarcofago, sostenuto da tre telamoni rappresentanti le tre fasi della vita.

TERRITORIO

ViviCilento mette in vetrina i più importanti attrattori turistici del Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni. Dopo aver visitato i siti UNESCO vi consigliamo di non perdervi le tante attività presenti nel Cilento, come l’adrenalinica ZIP Line di Cilento in Volo o la magia della visita alle Grotte di Pertosa-Auletta. Ma anche escursioni in barca, immersioni, snorkeling, Kayak. l’Oasi Naturale del Fiume Alento, tutto questo e tanto altro con la ViviCilentoCard che potrai richiedere presso la struttura ricettiva del circuito ViviCilento o presso il nostro InfoPoint alla stazione ferroviaria di Agropoli-Castellabate.

Le Grotte di Pertosa-Auletta sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro, ma ancora più interessante è sapere che sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.
Le visite alle grotte attrezzate con percorsi segnati e di facile percorrenza, sono illuminate da un impianto di ultima generazione, e tutto ciò trasforma l’esperienza in una piacevole avventura. Una delle esperienze di maggiore emozione è di certo la navigazione del fiume il quale offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immergendosi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea.
Le Grotte, situate nel massiccio dei Monti Alburni, sono uno dei geositi focali del Geoparco “Cilento” e rappresentano uno dei maggiori attrattori turistici naturali dell’area del Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni visitabile tutto l’anno.

Sant’Angelo a Fasanella sorge ai piedi della catena montuosa degli Alburni ed è uno dei tre comuni al mondo caratterizzati dalla presenza di ben due patrimoni UNESCO: la grotta di San Michele Arcangelo e Antece.
Nella periferia del paese si trova una grotta rupestre dove è situato il santuario di San Michele Arcangelo. Un ambiente suggestivo, che nell’XI secolo ospitava una comunità di Benedettini ma sono ipotizzati anche possibili insediamenti precedenti legati alla diffusione della civiltà greca nel Cilento. Si possono ammirare affreschi trecenteschi e sculture. Sul fondo della grotta si può ammirare, invece, un ricco altare seicentesco fatto costruire dall’abate Fabio Caracciolo. Su questo altare troneggia la statua in marmo di S.Michele Arcangelo. Sui monti alburni, nel mezzo di un rigoglioso e rilassante faggeto, è visibile Antece, un antico guerriero scolpito nella roccia, risalente al IV secolo a.C. L’origine di questa scultura è ancora un mistero: secondo alcuni sarebbe un monumento funerario, secondo altri sarebbe una divinità pagana. E’ decisamente emozionante vederla, perfettamente conservata nonostante la sua storia millenaria

Se ami le esperienze adrenaliniche non puoi perderti quella della ZIPLINE del Cilento a Trentinara dove potrai “Osare volare e lasciarti accarezzare da una folata di vento e dal sibilo della carrucola che scivola sul cavo d’acciaio”.
Potrai vivere questa esperienza unica sia di giorno che di notte per immergerti nella natura incontaminata, oltre ad ammirare tramonti e panorami a 360 gradi dove potrai ammirare volando il Golfo di Salerno, la Costiera Amalfitana, l’Isola di Capri, la zona archeologica di Paestum e le splendide acque del mare di Paestum e della Costiera Cilentana.

Il Museo nazionale di Eboli, aperto al pubblico dal marzo dell’anno 2000, è ubicato nell’ex convento di San Francesco, complesso monumentale che risale al XIII secolo e che è stato ampiamente rimaneggiato nel corso del XVI secolo.
L’allestimento è organizzato secondo criteri cronologici.
La prima sezione è dedicata alle più antiche testimonianze restituite dal territorio ebolitano: alle evidenze risalenti al Neolitico Superiore segue l’illustrazione delle tombe rinvenute in località Madonna della Catena e databili nel periodo Eneolitico (facies cosiddetta del “Gaudo”). Le evidenze relative all’età del Bronzo documentano l’occupazione delle aree collinari da parte di piccoli insediamenti legati alle pratiche della transumanza e aperti ai contatti con l’esterno, come dimostra, per l’XI secolo a.C., la presenza di ceramica di tipo miceneo.
La seconda sezione è dedicata all’esposizione dei ricchi corredi funerari che, a partire dall’età del Ferro, dimostrano una sostanziale continuità di occupazione dell’insediamento di Eboli fino all’età romana, quando Eboli (Eburum) assume lo statuto di municipium.
Oltre alla documentazione relativa ad Eboli il percorso museale prevede una esemplificazione dei reperti rinvenuti nel comune di Campagna e ad Oliveto Citra.

Scopri i dettagli della ViviCilento Card

con la Card potrai anche: fare escursioni via terra e via mare, noleggiare auto, scooter, imbarcazioni. Tutto questo con uno sconto a partire dal 10%

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Tel: +39 347 0372415

RISTORAZIONE ENOGASTRONOMIA E DIETA MEDITERRANEA

Non lasciarti sfuggire l’opportunità di pranzare, cenare o degustare i prodotti della Dieta Mediterranea presso i ristoranti e le aziende vitivinicole aderenti il circuito di ViviCilento

Dieta mediterranea: Ancel Keys, fisiologo americano, esperto nel campo degli studi sulla nutrizione, rimase colpito dalle abitudini alimentari della popolazione del Cilento, che aveva conosciuto attraverso le esperienze di soldato, sbarcato a Paestum al seguito della quinta Armata nel 1944. L’esperienza italiana indusse il medico, terminata la guerra, a trasferirsi in Italia e precisamente nel Cilento, a Pollica, dove approfondì i suoi studi sugli effetti che l’alimentazione meridionale ha nei confronti delle malattie moderne, cosiddette del benessere, e cioè ipertensione, arteriosclerosi, diabete ed in genere tutte le malattie cardiovascolari, che oggi affliggono i paesi occidentali e che nascono dalla cattiva alimentazione. Il dott. Keys, negli anni cinquanta, partendo dall’osservazione delle abitudini alimentari delle popolazioni rurali del meridione, elaborò la concezione che la bassa incidenza di malattie cardiovascolari fosse dovuta al tipo di alimentazione che queste popolazioni adottavano per tradizione secolare.